Di ritorno da New York

Come prima volta nel continente americano abbiamo scelto una meta classica ed intramontabile, la metropoli per eccellenza, la città che tutti sognano, ma che già in realtà conoscono perfettamente (se non altro dai film). Quella che, almeno dai racconti di chi ci è giá stato…la visiti, ti innamori e non puoi fare a meno di tornarci o, ancora meglio, di andarci a vivere subito!! New York, la città che è un mondo a sè e che probabilmente ha ben poco a che fare con il resto degli USA.
Le aspettative del pre-partenza erano altissime, visti i commenti dei nostri amici, ma allo stesso tempo eravamo perplessi…in fondo è una città piena di casino e di cemento, che ci potrà mai essere di così meraviglioso???

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Come nella mia solita tradizione, i viaggi “semplici” come questo si organizzano per conto proprio: abbiamo prenotato aereo ed hotel svariati mesi prima con Expedia (tutto perfetto e conveniente come sempre), con la quale abbiamo anche stipulato l’assicurazione sanitaria. Per la visita mi sono informata tramite internet e guide e ho preparato un programma serratissimo di impegni giornalieri per vedere di tutto e di più…so che bisognerebbe godersi la vacanza e sarebbe bello anche passeggiare senza meta e senza orari, ma io sono fatta così…senza un preciso programma di viaggio temo di sprecare tempo e perdermi qualcosa di importante!

Partiamo da un breve inquadramento, per chi non fosse molto preparato…New York è una città di oltre 8milioni di abitanti ed è suddivisa in 5 principali distretti: Brooklyn, Queens, Staten Island, Bronx e Manhattan. Praticamente tutte le attrazioni turistiche si trovano in quest’ultimo, un isolotto da 1,5milioni di persone (come Milano) stretto e lungo, perfettamente interconnesso con svariate linee di metropolitana. A sua volta Manhattan si divide in Uppertown (la parte più a nord), Midtown e Downtown….la cosa caratteristica è che l’altezza degli edifici aumenta in maniera inversamente proporzionale alla latitudine!

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Vi riporto il mio personalissimo itinerario, che si basava ovviamente sui nostri interessi e che siamo riusciti a completare solo grazie a lunghissime ed estenuanti scarpinate, uscendo dall’hotel la mattina alle 9 e rientrandovi solo la sera alle 22-23!

Primo giorno:
Visita combinata di Ellis Island e Liberty Island con la statua della libertà, per iniziare subito dal più conosciuto simbolo di New York, che da decenni dà il proprio benvenuto a chi arriva in città dal mare. Tenete conto di 4-5h per la gita completa e visita al museo dell’immigrazione. Al rientro a Manhattan abbiamo preso la metro fino alla prima fermata di Brooklyn, passeggiato per il quartiere di Dumbo, attraversato poi il ponte a piedi e camminato fino a raggiungere Soho e Chinatown.

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Secondo giorno:
Mattinata al Natural History Museum (3h e siamo scappati per la disperazione avendone visto metà velocemente…troppa gente!!) e pomeriggio dedicato ad un giro quasi completo di Central Park. Serata nella delirante Times Square e negozi circostanti, per finire in bellezza la nottata con la salita sull’Empire State Building ad ammirare la città illuminata

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Terzo giorno:
MoMa (4h per visitarlo quasi tutto tranne alcune mostre temporanee che non ci interessavano), National Library e Grand Central Station, passeggiando tranquillamente per le strade.

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Quarto giorno:
High Line e Chelsea Market in mattinata, veloce salto alla caserma dei Ghostbuster in Fulton Street (c’è la metro proprio lì davanti) e World Trade Center (un paio di ore tra code e visita). Nel tardo pomeriggio ci siamo imbarcati sullo Staten Island Ferry (il traghetto gratuito che in una ventina di minuti collega Manhattan a Staten Island) per ammirare da vicino la statua della libertà al tramonto, visto che le passa proprio davanti.

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Quinto giorno:
Era la domenica di Pasqua, quindi siamo partiti di buon’ora per andare a vedere una messa con cori gospel in una chiesa di Harlem. Il quartiere è all’estremo nord di Manhattan, ovvero esattamente dalla parte opposta rispetto al nostro hotel. La messa è iniziata alle 11 e durata un paio d’ore. Nel pomeriggio siamo stati al Rockfeller Centre e saliti sul Top of  the Rock per un altro spettacolare panorama, stavolta però diurno!

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Sesto ed ultimo giorno:
Serata dedicata interamente agli ultimi 2 musei che non volevamo perdere, il MET (4h per visitare solo le aree che ci interessavano maggiormente) ed il Guggenheim (1,5h). Qui abbiamo trovato un’esposizione temporanea sul futurismo italiano, con molti quadri che venivano…dalla nostra città (!!), quindi siamo andati piuttosto veloci. La collezione permanente è veramente risicata, solo una ventina di quadri, per cui si visita molto velocemente. A parte le esposizioni temporanee che troverete all’interno, il bello di questo museo è decisamente l’architettura!

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Di seguito provo a darvi qualche piccolo suggerimento su vari aspetti, in ordine casuale così come mi vengono in mente:

1) per questa vacanza noi abbiamo alloggiato al Wall Street Inn, in William Street nel Financial District, vicino a Wall Street. Dalla mappa si vede che è in una zona molto a sud di Manhattan, sembra quasi periferica…in realtà, visto che proprio a sud l’isolotto si assottiglia, moltissime linee della metropolitana convergono verso questa punta! Per cui la posizione dell’ hotel per quanto riguarda la metro era veramente comodissima e raggiungibile da qualunque altra zona di Manhattan.
2) Central Park è enorme…ma non troppo! Se avete una mezza giornata a disposizione e buone gambe è decisamente meglio girarlo a piedi. Molti cercheranno di proporvi biciclette a noleggio all’ingresso del parco: attenzione, non è possibile con queste percorrere i numerosi sentieri che si dipartono all’interno, ma solo le strade principali che corrono per lo più lungo il perimetro!
3) se volete ammirare il panorama dall’Empire State Building armatevi di santa santissima pazienza…sarà stato anche complice il periodo di Pasqua, ma noi siamo andati lì alle 23 ed abbiamo comunque fatto quasi 2h di coda! Non voglio immaginare cosa sia in orario diurno! Comunque, come consigliano le guide, andateci prima delle 9 di mattina o dopo le 22 di sera…ci vorrà comunque tanta pazienza, ma la vista da lassù vale davvero l’attesa!
4) noi abbiamo assistito alla messa con cori gospel presso la Saleem United Methodist Church, all’incrocio tra Adam Clayton Powell Boulevard e la 129th Street. La chiesa non fa parte dei classici circuiti turistici delle agenzie locali ed è ancora relativamente poco conosciuta, pertanto, nonostante la Pasqua, non abbiamo fatto code particolari per entrare e c’era sufficiente posto sulla balconata al primo piano per sedersi…temo comunque che la voce si stia diffondendo parecchio (v.tripadvisor) per cui la pacchia durerà ancora poco!
5) evitate gli autobus come mezzo di trasporto, a meno che non siate stanchi morti e non abbiate immediatamente bisogno di posare il vostro fondoschiena da qualche parte…il traffico è talmente intasato che rischiate di metterci mezz’ora per fare 500m! Decisamente meglio la metro!
6) a proposito di metro, quando decidete di imboccare un ingresso, prima di scendere nella stazione sotterranea leggete i cartelli che trovate sopra le scale e controllate che la direzione indicata sia quella dove volete andare! Contrariamente alle metro italiane, in molti casi non è possibile scegliere la direzione di percorrenza all’interno della stazione e quindi sbagliare ingresso vi costringerà a risalire le scale, attraversare la strada e scendere nuovamente dall’altra parte…e quando avete le gambe doloranti causa decine di km già macinati non è assolutamente piacevole!!!

Infine…tornando alla domanda iniziale…che ci sarà di tanto bello a New York? E’ davvero così splendida?

Anche qui la mia personalissima opinione: la città in sè non è nulla di speciale, ci sono begli scorci, bei palazzi e panorami davvero splendidi dall’alto, ma molte strade in pieno centro sono assolutamente insignificanti o addirittura bruttine. Noi abbiamo odiato e detestato soprattutto le osannatissime Times Square e la Fifth Avenue…luoghi incasinati alla massima potenza con nulla di interessante da vedere se non il frutto tangibile del delirio umano…

Ci sono però, come dicevo prima, anche stradine caratteristiche e bei posti per rilassarsi, come il quartiere di Dumbo o Harlem, Central Park o la High Line. Per quanto riguarda lo shopping, sarà che io sono tutt’altro che patita e che vengo da una grande città, ma non ho visto veramente nulla che non potessi già trovare a Milano o Roma. I musei sono davvero spettacolari, ma a volte talmente enormi da disorientarti e sfinirti prima di riuscire ad apprezzarli interamente. La Statua della Libertà è un simbolo unico, che comunque va assolutamente vista e vissuta assieme al museo dell’immigrazione. A me inoltre è piaciuta molto la messa ad Harlem, davvero particolare! Avremmo voluto anche assistere ad un musical a Broadway, ma, essendo la settimana di Pasqua, i prezzi dei biglietti erano secondo noi troppo cari ed abbiamo quindi rinunciato. In compenso, abbiamo assistito alla tradizionale Easter Parade, di cui vi parlerò in un prossimo post!

In fin dei conti l’esperienza è stata positiva: se non altro ti fa sentire, per una volta, davvero protagonista di uno di quei film che tante volte abbiamo già visto in tv!

Contatti:

hoyoyoyo81@gmail.com

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